Consultazione sulla "Legge federale sul sostegno ai trasporti pubblici nella crisi da COVID-19"

26.07.2020

Presa di posizione dell’Automobile Club Svizzero ACS

Lettera a:

Gent.ma Sig.ra Simonetta Sommaruga. Presidente del Consiglio federale
Capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti,
dell’energia e delle comunicazioni (DATEC)
CH-3003 Berna

Invio per posta elettronica:

konsuItationen@bav.admin.ch


Gent.ma Presidente della Confederazione Sommaruga,
Gentili Signore, gentili Signori,

In riferimento alla procedura di consultazione di cui sopra, desideriamo sottolineare i seguenti punti, di particolare importanza per i soci dell’Automobile Club Svizzero ACS:
Durante la crisi del COVID-19, il traffico motorizzato individuale ha assunto un ruolo fondamentale. Anche in questo periodo di crisi, il trasporto delle merci su strada ha garantito in modo affidabile tanto l’approvvigionamento dei beni di consumo quotidiano della popolazione svizzera, quanto lo smaltimento dei rifiuti. A differenza dei trasporti pubblici, il trasporto individuale motorizzato continua a fornire alla Confederazione e ai Cantoni notevoli entrate fiscali, come l’imposta sui carburanti e la TTPCP, che finan-ziano, tra l’altro, anche il trasporto pubblico.

Al momento, non sembra possibile fare una stima delle perdite subìte dal Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) a causa della crisi del COVID-19. Inoltre, non è ancora chiaro come queste perdite verranno compensate per garantire gli investimenti urgenti e necessari sulla rete stradale svizzera. L’ACS teme che il go-verno svizzero possa considerare un aumento delle imposte sul prezzo del carburante, che andrebbe ulteriormente a gravare sulle aziende e sui consumatori, in un contesto economico molto teso. Del resto, verranno stanziati 800 milioni di franchi al sistema di trasporto pubblico, incluso il trasporto merci su rotaia, già fortemente sovvenzionato – e questo prima che i dati definitivi vengano pubblicati nel bilancio annuale, dove saranno evidenziate le eventuali perdite.

Dal punto di vista dell’ACS e dei suoi soci, appare discutibile dare priorità al trasporto pubblico per l’assegnazione dei fondi federali. Le aziende di trasporto pubblico sono di proprietà della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni: questo significa che le auto-rità pubbliche possono assumersi da sole delle eventuali perdite d’esercizio a fine an-no. Inoltre, solo le entrate derivanti dalla vendita dei biglietti risentono della crisi. Questi coprono solo un terzo del costo complessivo del trasporto pubblico, mentre la parte restante viene finanziata da sussidi che non sono stati colpiti dalla crisi. Riteniamo quindi inaccettabile che si debba sostenere solo il trasporto pubblico.

Vi ringraziamo per la vostra attenzione e per aver preso in considerazione la nostra opinione al riguardo.

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