Questione di stile

Test Harley-Davidson Fat Bob 114

Il nome del modello, “Fat Bob”, è poco lusinghiero, a meno che non sia stato inteso in senso più marziale.

Non ci sono dubbi: ha sicuramente un aspetto più aggressivo degli altri modelli della serie Softail. Il faro rettangolare, piuttosto atipico, le dona particolarmente. In ogni caso, con la nuova combinazione di colori rosso/nero e il logo su un solo lato del serbatoio, la moto ha davvero fascino. L’accattivante verniciatura è chiaramente diversa dai modelli dell’anno precedente, colorati di bianco o di marrone metallizzato. È sempre sorprendente l’effetto che possono fare i colori.

Ma il nome del modello è perfetto. Al posto della silhouette snella della classica chopper, la Fat Bob presenta invece una “pancia” che ne giustifica il nome. Oltre al faro dall’aspetto massiccio, è soprattutto la ruota anteriore, piuttosto grande, a confermare quest’impressione, così come l’assenza di cromo sulle marmitte e sul cofano motore. Qui, è il nero a fare da padrone. Malgrado ciò, il peso di 306 kg risulta inferiore a quello dei modelli Low Rider S o Sport Guide, che a prima vista sembrano più leggeri. Un altro elemento legato all’aspetto generale è il supporto della targa fissato al forcellone (una posizione di solito poco apprezzata dai motociclisti).

Chiari segnali di rigore

La posizione del sedile è progettata per rendere la guida della Harley-Davidson piuttosto confortevole - e questo è sicuramente un aspetto a favore. La Fat Bob con pneumatici Dunlop sterza prontamente, ma considerate le dimensioni 150/80, lo pneumatico anteriore in formato 16 pollici non si adatta molto agli angoli di piega ed è necessario insistere un po’ - non si può fare affidamento sulla leggerezza di uno Street Bob o Sport Glide. Mantenere il raggio di sterzata quando si accelera in uscita da una curva richiede a volte un leggero impulso di sterzo correttivo a causa della tendenza della moto a raddrizzarsi. Non si tratta di una critica, ma fa parte del fascino della Fat Bob: questa moto ha bisogno di essere guidata con un po’ più di rigore rispetto alle altre. A volte, il motociclista seduto dietro il manubrio relativamente alto avrà la sensazione di prendere un toro per le corna... i n curva, però, la Fat Bob mostra una facilit à tale da essere sorprendente .

Una buona potenza

Non serve soffermarci sul potente motore 114 ( che prende il nome dal suo volume in inch cubici). Con i suoi 1,87 litri di cilindrata e 160 Nm di coppia, la nota trasmissione soddisfa sicuramente tutte le aspettative, anche se i 94 CV (69 kW) non sono oggi nulla di speciale, soprattutto perché il peso della moto è di oltre 300 kg . Si rivela però utile ad ottenere una spinta sufficientemente veloce e non diminuisce in alcun modo il fascino del potente V2 con la sua maneggevolezza sportiva, anche a bassi regimi, e il rombo ovattato. In più , spesso abbiamo consumato meno carburante del volume standard indicato . Tuttavia, l’Harley-Davidson avrebbe potuto fare a meno dell’indicatore di marcia e del grande contagiri rotondo in vista del motore superiore. Qui avremmo preferito un tachimetro classico, soprattutto perché i giri possono essere richiamati con più precisione nel piccolo display digitale del computer di bordo integrato.

Portare qualcuno sulla Fat Bob è quasi impossibile. Il sedile del passeggero è semplicemente troppo piccolo e stretto per la maggior parte delle persone. Al massimo, quando si deve spingere la moto da ferma, la cinghia può essere usata come una maniglia, dato che la mano destra non trova appoggio sul telaio. Tuttavia, questo non facilita molto le manovre. Più facile è la regolazione della sospensione posteriore tramite la ruota zigrinata facilmente accessibile. La forcella anteriore non è regolabile. C’è invece un netto bisogno di miglioramento per gli specchietti troppo piccoli e troppo corti e per il cavalletto laterale, leggermente troppo verticale.

OPINIONE

Con la Fat Bob, Harley-Davidson ambisce ad attrarre un pubblico più giovane, dato che la Chopper sembra essere inevitabilmente associata a persone più mature. Successo assicurato? Non è detto, perché per questa Harley bisogna investire almeno CHF 21'750.-. Ma anche per il redattore di questo testo – anch’egli nella sua età d’argento – una cosa è certa: se dev’essere una Softail, che sia questa!

Testo: Jens Riedel / mru

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