Moto 3: il ritorno della Svizzera - Nuovo glamour nel mondo delle moto!

08.02.2024

Gli svizzeri sono finalmente tornati in MotoGP! Dopo due anni di pausa, un nuovo pilota svizzero gareggia nella classe Moto3: il 18enne Noah Dettwiler.

Noah Dettwiler si unirà al CIP Green Power Team come pilota, ponendo fine al periodo di inattività dello svizzero nelle competizioni motociclistiche. 

Questa notizia mi riempie di gioia, perché ero ansioso di rivedere un pilota svizzero in questa classe. Sono particolarmente orgoglioso di aver potuto contribuire a questo importante passo e di poter accompagnare Noah nel suo percorso. Il mio ruolo continuerà a essere nell'ambito sportivo, dove lo sosterrò come consulente esperto e condividerò i consigli della mia esperienza in gara. Affiancherò Noah dalla fase di preparazione ai test della Moto3 fino alle prime gare della MotoGP. Manterrò anche il mio ruolo di opinionista per SRF e commenterò alcune gare della stagione motociclistica 2024. Questo significa una doppia funzione per me nel paddock, ma sono determinato a sostenere l'ascesa di Noah.

L'inizio di Noah non sarà certo facile. Entrare in questo circuito è impegnativo, la concorrenza è forte, il livello è alto e la pressione è enorme. Ma sono convinto che Noah abbia il talento necessario. Sono cambiate molte cose da quando ho iniziato. Ricordo ancora molto bene il mio debutto. Anche se è stato 20 anni fa, mi rendo conto che la strada per affermarsi non è certo diventata più facile. La prima gara è prevista per il fine settimana dall'8 al 10 marzo 2024 in Qatar, e io naturalmente ci sarò.

David Kriech assumerà la responsabilità della gestione di Noah, anche se io continuerò a sostenerlo in qualità di consulente e manterremo un dialogo costante sulla carriera di Noah. Questa collaborazione ci garantisce una posizione ottimale in termini di supporto. È molto importante che gli svizzeri continuino a essere presenti nelle competizioni motociclistiche per garantire la continuità della tradizione del MotoGP in Svizzera.

Un caro saluto, Tom Lüthi, Ambasciatore ACS

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