Mobili con la bicicletta elettrica

E-bikes: equipaggiamento, guida, sicurezza

La bicicletta a trazione elettrica ha già conquistato il proprio posto nella storia dei mezzi di locomozione. Con uno sforzo ridotto grazie all’ausilio dell’energia erogata dalla batteria anche le persone anziane restano mobili a lungo a una velocità relativamente elevata.

Le prestazioni e l’accumulatore dei motori hanno reso la circolazione con questi mezzi sempre più piacevole. Le divisioni di marketing dei produttori di bici elettriche fanno il resto: ogni anno si vendono 50 000 e-bike.

Esistono sostanzialmente due categorie di bici elettriche divise in base alla velocità massima: i modelli fino a 25km/h con pedalata assistita e due ruote con una potenza di propulsione superiore a 25km/h. In Svizzera, le biciclette a pedalata assistita o pedelec a motore elettrico con una potenza massima di 500 watt che assiste la pedalata fino a una velocità massima di 25 km/h sono legalmente considerate ciclomotori leggeri. Una bici a pedalata assistita con una velocità massima di fino a 45 km/h è giuridicamente considerata un ciclomotore con obbligo di licenza di condurre, casco e targa.

Le bici motorizzate richiedono sensibilità sulle strade

Le biciclette elettriche modificano il traffico stradale. Sia i conducenti di e-bike sia gli altri utenti della strada devono abituarsi alla forte variazione delle velocità per valutare correttamente le varie situazioni. Non di rado gli altri utenti della strada sottovalutano la velocità, ad esempio durante le manovre di sorpasso. Il pericolo è in agguato in particolare quando è difficile distinguere visivamente una bici elettrica dalle due ruote non motorizzate, di modo che la percezione delle distanze di sicurezza e della velocità non è intuitiva.

Inoltre, gli spazi di frenata si allungano sensibilmente. Sarebbe invero semplice attivare automaticamente durante la circolazione con alimentazione elettrica del motore un segnale luminoso separato (per es. luce verde) e avvisare così gli altri utenti della strada che si tratta di una bicicletta elettrica circolante a velocità sostenuta anziché di una bicicletta a propulsione umana. Purtroppo, questo tipo di accorgimenti non è ancora stato adottato.

Aumentare la sicurezza

Con queste misure evitate incidenti e giungete a destinazione con maggiore sicurezza:

Dotazione di sicurezza per l’idoneità alla circolazione di bici elettriche

Oltre alle disposizioni riassunte nella tabella valgono per le biciclette elettriche le seguenti prescrizioni.

E-bike fino a mass. 500 watt di potenza e 25 km/h

  • Illuminazione per velocipedi: luci fisse anabbaglianti, davanti bianca e dietro rossa, montate stabilmente, visibili a 100 m di distanza di notte e con buone condizioni atmosferiche
  • Catarifrangente montato stabilmente, rivolto all’indietro e con una superficie luminosa di almeno 10 cm2
  • Segnalatori acustici a norma della direttiva 93/30/CEE
  • Freni per la ruota anteriore e posteriore

E-Bike fino a mass. 1000 watt di potenza e 45 km/h

  • Illuminazione per ciclomotori: faro anabbagliante davanti e luce di coda dietro, montati stabilmente
  • Catarifrangente montato stabilmente, rivolto all’indietro e con una superficie luminosa di almeno 10 cm2
  • Segnalatori acustici a norma della direttiva 93/30/CEE
  • Freni per la ruota anteriore e posteriore

Migliorare la visibilità

Indipendentemente dal fatto che la bici sia motorizzata o no, i conducenti possono contribuire a una migliore visibilità indossando indumenti riflettenti e circolando a luci accese. Raccomandiamo inoltre un giubbotto retroriflettente e un casco con catarifrangente.

Guidare in modo difensivo e preventivo

Spesso gli altri utenti della strada non valutano correttamente le bici elettriche, motivo per cui occorre prestare particolare attenzione al loro comportamento. Una guida difensiva adattando la velocità al flusso del traffico e alle altre condizioni della circolazione aumenta la sicurezza propria e quella altrui. A una velocità di 15 km/h lo spazio di frenata con l’e-bike aumenta di quasi il doppio. In caso di caduta, il rischio di lesioni è notevolmente maggiore rispetto a un infortunio ad andatura normale con una bicicletta (casco!).

Autor: Janine Weise
Grafik: bfu
Questo sito web utilizza cookies. Protezione dei dati